Proseguiamo con il Glossario delle migrazioni, questa volta riservato agli acronimi.

Se ancora non hai letto la prima parte incentrata sulle persone e la seconda, dedicata ai luoghi, ti invito a farlo e a dirmi cosa ne pensi nei commenti.

CIR. Il Consiglio Italiano per i Rifugiati è una onlus nata nel 1990 con lo scopo di difendere i diritti dei rifugiati e dei richiedenti asilo. Organizza diversi progetti sul territorio italiano e non, sia nel campo dell’accoglienza che in quelli dell’inclusione e del rientro volontario assistito. Ottiene finanziamenti sulla base dei progetti accettati dall’ONU, dall’Unione europea, dal Governo italiano ecc. 

IOM/OIM. L’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni è un’organizzazione intergovernativa attualmente composta da 173 stati membri e 9 osservatori. Fondata nel 1951 come istituzione indipendente, dal 2016 è entrata a far parte del sistema delle Nazioni Unite; promuove il dialogo e lo scambio di informazioni sulle questioni migratorie, coordina e gestisce progetti di assistenza, sviluppo e difesa dei diritti. Ha un organigramma complesso del quale fanno parte anche 5 uffici di coordinamento, ognuno dedicato a un’area geografica differente. In Italia, a Roma, è presente l’ufficio di coordinamento per il Mediterraneo.

PNA. Il Programma Nazionale Asilo venne sviluppato a partire dal 2001 grazie al protocollo d’intesa tra il Ministero dell’Interno, l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani e l’UNHCR. La sua ideazione fu molto importante perché per la prima volta venne strutturato un sistema di accoglienza fino a quel momento gestito in maniera autonoma dalle varie associazioni e ONG presenti sul territorio.

SAI. Il Sistema di Accoglienza e Integrazione è stato introdotto con il decreto-legge n.130 del 2020 e prevede l’estensione dell’accesso alla seconda accoglienza anche a coloro che richiedono la protezione internazionale. Essendo molto recente, si trovano poche informazioni a riguardo, tuttavia sembra funzionare come i sistemi precedenti (SPRAR e SIPROIMI): tramite il Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo vengono finanziati progetti dedicati non solo al vitto e all’alloggio di richiedenti e titolari di protezione internazionale ma volti anche all’istituzione di attività legate al raggiungimento dell’autonomia personale. Si tratta quindi, tra gli altri, di corsi di italiano e di avviamento professionale, attività di sostegno psicologico e di orientamento legale.

SIPROIMI. Attraverso il Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e minori stranieri non accompagnati, tra il 2018 e gran parte del 2020 è stata ristretta la platea di possibili beneficiari delle misure di seconda accoglienza, poiché sono stati esclusi i richiedenti asilo. Come conseguenza, è aumentato il numero di persone non inserite in alcun percorso di autonomia e inclusione.      

SPRAR. Il Programma Nazionale Asilo venne ulteriormente sviluppato nel 2002 attraverso il Sistema di Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati.La creazione di un Servizio Centrale di informazione, promozione, consulenza, monitoraggio e supporto tecnico agli enti locali consentì una maggiore organizzazione sia nella distribuzione delle risorse materiali che dei richiedenti stessi. Sebbene si trattasse di un modello perfettibile, aveva obblighi finanziari e sociali più stringenti rispetto ai CAS e finora si è dimostrato il più efficace nella creazione di opportunità per i migranti.

UNHCR. L’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati o Agenzia Onu per i Rifugiati si occupa in particolare della promozione dei diritti dei rifugiati, intervenendo in contesti di emergenza per sopperire ai bisogni di base. Nel corso degli anni ha esteso poi i suoi ambiti di azione anche in favore di apolidi e sfollati. Si adopera per facilitare l’accesso all’istruzione e a una società più inclusiva. 

Nell’immagine qui sotto puoi vedere come si è evoluto il sistema di seconda accoglienza negli anni. Se ti va, condividilo su Pinterest o sugli altri social.